Una piccola esposizione di documenti, organizzata in occasione della 90° Stagione dei concerti nel 2017, ha permesso di ricostruire il contesto nel quale nasce e matura l’idea della stagione concertistica, sostenuta da una piccola “società” animata dal direttore dell’Accademia Tadini, Enrico Scalzi. La mostra ha messo il luce anche il valore della documentazione raccolta nel fondo archivistico dell’Accademia Tadini, indagato per la prima volta nel 2013 da Francesco Nezosi in occasione di uno stage e qui reso consultabile per la prima volta, sia pur in forma di repertorio delle stagioni.

La corrispondenza con i musicisti e con le società concertistiche vuole suggerire uno sguardo su questa importante manifestazione “dietro le quinte”, mentre le relazioni e le lettere al Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia Tadini sottolineano le difficoltà che il direttore incontrò per promuovere l’evento.

Le lettere agli abbonati e i programmi sottolineano la cura posta nella scelta di interpreti d’eccezione e la passione con la quale il pubblico “in sala” seguiva le esibizioni. Attraverso questi documenti si intrecciano le storie di musicisti di fama mondiale che si sono esibiti presso l’Accademia Tadini, che spesso ne ha accolto l’esordio. Tanti i nomi illustri del panorama nazionale e internazionale, come Salvatore Accardo, il Quartetto Italiano, Bruno Canino, Arthur Grumiaux, Mario Brunello, Aldo Cicciolini, il Quartetto Amati, Antonio Janigro, il Trio di Trieste, LaSalle Quartet, Lazar Berman, Jean Pierre Rampal, Claudio Arrau, Bruno Giuranna, Györgi Sandor, Jeffrey Swann, François-Joel Thiollier, Arturo Benedetto Michelangeli, Aldo Cicciolini, Jörg Demus, Franco Gulli e Sergej Krylov, solo per citarne alcuni.

La mostra è stata curata da Marco Albertario e Claudio Piastra, con la collaborazione di Francesco Nezosi e di Marta Pegurri che ha redatto gli interventi pubblicati sulla pagina Facebook dell’Accademia Tadini, consultabili con l’hashtag #90annidimusica. In questa pagina, è possibile consultare il programma delle stagioni concertistiche.

La prima edizione della Stagione dei Concerti voluta dal maestro Enrico Scalzi, direttore dell’Accademia Tadini, comprendeva sei concerti, che si svolsero tra il 20 dicembre 1927 e il 16 maggio 1928. Nella relazione al Consiglio d’amministrazione dell’Accademia Tadini il direttore Enrico Scalzi sottolinea l’impegno del maestro Macario nella divulgazione del programma.

Gli abbonamenti per sei concerti erano in vendita a 30 lire l’uno, con riduzioni se si sceglieva di partecipare a meno concerti; ne risultano venduti 105 per un totale di 3310 lire, come risulta dalla distinta delle spese presentata in allegato alla relazione.

Nell’articolo pubblicato nel 1939 sulla “Rivista di Bergamo” Enrico Scalzi (che si firma “L’Orso Bianco”) rievoca il clima di entusiasmo nel quale matura e cresce il progetto.

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Nella prima stagione, il 31 marzo 1828, si esibivano per la prima volta nell’ambito della stagione concertistica il maestro Dino Giustini, violino, accompagnato dal maestro Giuseppe Macario, pianoforte. La formazione si sarebbe esibita nuovamente il 1 febbraio 1930 con l’aggiunta di Enrico Scalzi, violoncello, per accompagnare il soprano Betty Finkle. Dal 1933 la formazione avrebbe successivamente assunto il nome di Trio di Lovere.
I tre interpreti sono ritratti nella fotografia; sotto, un’immagine di Enrico Scalzi al violoncello.

Nel 1950 don GIno Angelico Scalzi, nuovo direttore dell’Accademia Tadini, affianca e sostituisce il padre Enrico nella gestione della stagione musicale, che per sessant’anni sarà l’espressione del suo gusto e della sua cultura musicale.

Nella foto, tratta dall’Archivio dell’Accademia Tadini, il celebre violoncellista Massimo Amfiteatrov, uno dei protagonisti indiscussi delle stagioni musicali loveresi, che si esibì a Lovere dal 1927 al 1968, spesso accompagnato dalla pianista Ornella Puliti Santoliquido.

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Nella foto, i Solisti Veneti, che si esibirono in Accademia con Claudio Scimone, nel 1962, a pochissimi anni dalla loro formazione e all’inizio della prestigiosa carriera.

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Nella fotografia, Salvatore Accardo in uno dei suoi ammirati concerti in Accademia, tra il 1969 e il 1978. Nell’immagine sottostante, il grande pianista Arturo Benedetti Michelangioli, protagonista di un importante concerto fuori stagione in età giovanile (1935), in un momento conviviale con don Gino Angelico Scalzi.

Nella foto, Jean Pierre Rampal, protagonista con Andrea Griminelli, flauto e Daniele Roi, cembalo e pianoforte, del concerto di apertura della Stagione 1987.

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Nella foto, il soprano Lella Cuberli, accompagnata da Graham Johnson in un recital dedicato alla memoria di Arturo Benedetti Michelangeli il 18 maggio 1996.

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Dal 2012 il maestro Claudio Piastra (nella foto con ​Glauco Bertagnin violino, Andrea Maini viola, Silvia Mazzon violino, Marco Perini violoncello), che già dal 2011 aveva affiancato don Gino Angelico Scalzi, ha assunto la direzione della Stagione musicale, che a partire dal 2018 è stata affidata all’Associazione Luigi Tadini ets.

 

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