Il percorso di ricerca sul territorio è stato avviato nell’ottobre 2014, con il pomeriggio di studi Per una mappa culturale del Sebino (25 ottobre 2014), a cura dell’Associazione Amici del Tadini nell’ambito del quale sono stati censiti i progetti già realizzati, e con il successivo corso  Per una mappa culturale del Sebino. Percorsi di aggiornamento (8- 29 novembre 2014), rivolto a insegnanti e guide turistiche aperto al pubblico.

A questo ha fatto seguito “Mappa del Sebino”, una ricerca realizzata nell’ambito del Progetto di valorizzazione del patrimonio culturale del Sebino, inserita in un più ampio programma di Promozione e valorizzazione integrata in ambito turistico del lago d’Iseo, finanziato con il contributo di Regione Lombardia – Assessorato allo Sviluppo Economico. Di questo progetto l’Accademia di belle arti Tadini è soggetto attuatore, in collaborazione con il Circolo Amici del Tadini.

Due i percorsi attivati e portati a conclusione: la descrizione del patrimonio urbanistico, architettonico e artistico aggiornata e rinnovata nella sua impostazione storico-critica, e l’analisi dello spazio territoriale del Lago d’Iseo interagibile secondo le modalità delle nuove tecnologie e nell’universo digitale del Geographic Information System (GIS).

Una ricostruzione della complessa rete di trame culturali che da sempre hanno unito le sponde del lago è l’oggetto degli itinerari culturali che attraversano tutto il territorio dei comuni gravitanti sul lago, garantendo il raccordo alle aree limitrofe; le schede con la descrizione dei Nuclei storici offrono una descrizione articolata del quadro storico e urbanistico nel quale si inseriscono i monumenti indagati attraverso singole schede monografiche. I primi risultati sono consultabili sul sito www.iseolake.info,

La rappresentazione del territorio parte dalla riproduzione in formato digitale delle tavole del Catasto lombardo veneto conservate presso gli Archivi di Stato di Bergamo e di Brescia. La scelta si giustifica per molte ragioni: – il carattere estensivo della documentazione, che copre in modo omogeneo tutti i comuni censuari gravitanti sul lago; -l’omogeneità della rappresentazione, grazie ai criteri e agli strumenti operativi adottati per la rilevazione, che agevola il lavoro di interpretazione; – la possibilità di adottare uno strumento di ricerca potente quale il SIT (sistema informativo territoriale), che già ha dato ottimi risultati per la sua versatilità; – infine, la consapevolezza di inserirsi con questa ricerca in un più ampio progetto, documentato dal sito www.catastistorici.it, muovendosi così in positiva sinergia con altre amministrazioni pubbliche, con indubbi vantaggi per la fruizione e la ricerca.

La banca dati che qui si rende disponibile con il nome di Mappa del Sebino, oltre a restituire in modo immediato l’ambito territoriale nel quale si inseriscono i centri urbani prima delle radicali modifiche avvenute nella seconda metà dell’Ottocento, consente di ricostruire il contesto storico nel quale sono inquadrati i singoli edifici, prestandosi quindi ad una lettura integrata del tessuto urbano e del paesaggio.