Il restauro del disegno di Giovanni Trussardi Volpi effettuato da Roberta Grazioli è stato offerto dal Comune di Clusone nell’ambito della collaborazione finalizzata alla realizzazione della mostra Giovanni Trussardi Volpi. Il colore irrequieto dell’anima.

Autore: Giovanni Trussardi Volpi (Clusone, 1875 - Lovere, 1921)

Data: 1891-1898

Tecnica e supporto: pastello e gessetto su carta

Dimensioni: 74 x 51 cm il disegno

Inventario: P 449

La formazione artistica di Giovanni Trussardi Volpi inizia nella seconda metà degli anni ottanta dell’Ottocento. Il pittore frequenta tra il 1887 e il 1888 la Scuola di disegno per le Arti e Mestieri di Clusone e nel 1889 si iscrive ai corsi dell’Accademia Tadini (Rodeschini 1992). A partire dal 1891 inizia l’alunnato presso la Scuola di Pittura dell’Accademia Carrara, all’epoca diretta da Cesare Tallone che diventa una delle figure di riferimento per l’artista, soprattutto nella prima fase della sua carriera. Probabilmente su suggerimento del Maestro, Trussardi Volpi conclude i suoi studi a Roma dove frequenta, tra il 1899 e il 1904, la Scuola Libera del Nudo annessa al Regio Istituto di Belle Arti.

Del primo periodo di formazione dell’artista clusonese restano sfortunatamente poche opere. Tra di esse sono certamente da segnalare il Nudo virile dell’Accademia Tadini e il Ritratto di vecchio con cappello conservato in Accademia Carrara, datato 1896.

Il Nudo virile in particolare è un’opera realizzata plausibilmente come studio da modello dal vero. Il disegno è eseguito a pastello, e si caratterizza per la prevalenza di toni neri e marroni. La figura è bel delineata anche nei chiaroscuri. Lo si nota in particolar modo sul volto e sui fianchi del nudo. Tracce di cromie più chiare si notano sul busto dell’uomo e nella parte superiore del disegno. Data l’abilità con cui Trussardi Volpi costruisce il volume della figura non è improbabile che il disegno sia stata realizzato nella fase finale del suo apprendistato presso l’Accademia Carrara.

Non sono molti gli studi di nudo a noi noti dell’artista. L’esiguità del numero non permette di tracciarne una mappatura che ne permetta una collocazione precisa nella cronologia dell’artista. Questo aspetto rende questo Nudo virile particolarmente importante, proprio perché costituisce la testimonianza della fase di studio.

Il disegno fa parte del gruppo di opere di proprietà dell’Accademia Tadini per le quali non è stato possibile ricostruire con certezza la data e l’occasione di ingresso. Citato nel Catalogo dei Quadri esistenti nella Pinacoteca del 1929, non si esclude che il disegno possa essere giunto in museo prima della morte dell’artista avvenuta nel 1921. Sul documento di accettazione dell’Autoritratto giunto grazie al Legato Trussardi Volpi, datato 27 ottobre 1921, si fa infatti esplicita menzione a un gruppo di opere giunte presso il museo loverese quando l’artista era ancora in vita.

Valentina Raimondo


Per saperne di più:

M.C. Rodeschini Galati, Giovanni Trussardi Volpi, in I pittori bergamaschi dell’Ottocento, a cura di R. Bossaglia, vol. 3, Bergamo 1992, pp. 432-435.

F. Rea, Giovanni Trussardi Volpi pittore allievo di due grandi maestri, in Giovanni Trussardi Volpi. Un verista lombardo, catalogo della mostra (Clusone – Lovere, Città di Clusone – Accademia Tadini, 21 giugno – 30 agosto 1998), Lovere 1998, pp. 10-19.

V. Raimondo, Giovanni Trussardi Volpi. Nuove prospettive d’indagine attraverso le carte d’archivio, in Giovanni Trussardi Volpi. Il colore irrequieto dell’anima, catalogo della mostra (Clusone, MAT – Museo Arte Tempo 23 ottobre 2021 – 30 gennaio 2022), a cura di S. Capponi, S. Damiani, V. Raimondo, Cinisello Balsamo 2021, pp. 18-25

 

.