Medagliere garibaldino

Autore: Giovanni Battista Zitti (ideazione e assemblaggio)

Data: 1895, 1897

Tecnica e supporto: Legno intagliato, piombo e bronzo

Dimensioni: 163x129x10 cm ogni cornice

Inventario: MR O 48, MR O 49, MR O 50

La «raccolta di medaglie e targhe» di Giovanni Battista Zitti ha mantenuto la sua antica disposizione in tre massicce cornici lignee intagliate coronate da panoplie che incorniciano il profilo di Garibaldi in metallo applicato (rispettivamente in piombo nel primo e secondo, in bronzo nel terzo medagliere). Le medaglie sono accompagnate da didascalie a stampa che forniscono informazioni circa la datazione ed una descrizione del rovescio. Il significato di collezione “chiusa” è ben evidente fin dai primi due pannelli, intitolati «Medaglie coniate in onore del generale Garibaldi. Serie I, dal 1859 al 1870«; «Medaglie coniate in onore del generale Garibaldi. Serie II, dal 1871 al 1893». I due allestimenti sono firmati e datati «Zitti GB 1895» nell’angolo inferiore a destra. La terza, intitolata «Medaglie coniate in onore del generale Garibaldi. Appendice», rappresenta un accrescimento della collezione ed è firmata e datata «1 giugno 1897. Zitti GB». Le due date suggeriscono un allestimento poco dopo l’esposizione di cimeli risorgimentali svoltasi nel 1893 a Lovere (Elenco dei principali oggetti e documenti, che fanno parte dell’Esposizione Patriottica nelle Sale del Palazzo Tadini, in XX Anniversario società di Mutuo Soccorso tra gli Operai in Lovere, numero unico, Lovere 1 ottobre 1893).

Il quarto medagliere (non riprodotto), chiuso da una cornice nera modanata e laccata, non appartiene al nucleo più tardo della collezione. Una descrizione manoscritta consente di confermare che è stato costruito con materiali provenienti da tre raccolte: quella di Giovanni Battista Zitti; quella di Fortunato Canevali di Breno, costituito (secondo i riscontri suggeriti dal carteggio) da 201 medaglie giunte nel 1916 (lettera del 14 agosto 1916) e da ulteriori 105 medaglie aggiunte lo stesso anno (lettera del 18 dicembre); infine, la donazione registrata a nome di Amabile Gozzini il 3 settembre 1919. In quell’occasione furono probabilmente manipolati anche i medaglieri precedenti, con l’aggiunta di pezzi successivi alla data di conclusione della raccolta.

Va detto che i medaglieri non esauriscono la consistenza della collezione, che comprende un ricco fondo risorgimentale provenienti dalle collezioni Zitti e Canevali.

Marco Albertario

 


Per saperne di più:

R. Martini, N. Vismara, in Garibaldi. Il mito da Lega a Guttuso, catalogo della mostra (Genova, Palazzo Ducale, 17 novembre 2007-2 marzo 2008), Milano 2007, pp. 196-199 schede 97-100

N. Vismara, Descrizione dei quadri (I-IV) del medagliere in Materiali garibaldini nelle collezioni dell’Accademia Tadini (Quaderni dell’Accademia Tadini, 1), a cura di M. Albertario, Milano 2008, pp. 283-290

N. Vismara, Catalogo del medagliere garibaldino in Materiali garibaldini nelle collezioni dell’Accademia Tadini (Quaderni dell’Accademia Tadini, 1), a cura di M. Albertario, Milano 2008, pp. 143-248

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