Jazz – Le 2 Rive del Jazz

Se la storia dell’Accademia Tadini è indissolubilmente legata alla musica classica, non si può negare che il secolo scorso ha portato alla ribalta nuove forme musicali che nello sviluppo degli anni hanno introdotto “nuovi stili classici”: il blues e i suoi derivati rock e jazz. Da questa considerazione nasce l’idea del Gruppo Jazz dell’Associazione Luigi Tadini di valorizzare questa musica che rivendica la sua tradizione e al contempo continua a svilupparsi senza rifiutare contaminazioni con alcuni stilemi del rock, progressive, musica popolare, elettronica e la stessa musica classica contemporanea.

Il Gruppo di lavoro Jazz (più ristretto rispetto agli aderenti al Gruppo Jazz), coordinato da Alberto Mondinelli, è costituito da Boris Savoldelli, Stefano Bertoli, Massimiliano Milesi e Saverio Settembrino, affermati musicisti e docenti di Conservatorio.

 

Le 2 Rive del Jazz 2023

3a edizione

Sulle rive del Sebino

 

La rassegna che porta il jazz sulle rive del Sebino quest’anno si appresta a vivere la sua terza edizione sempre per l’organizzazione dell’Associazione di promozione culturale Luigi Tadini in collaborazione con The Editor Events. Il programma definitivo prevede quattro appuntamenti estivi a cui seguirà una rassegna invernale presso la sala degli affreschi dell’Accademia Tadini di Lovere.

Adesso però è il momento di concentrarsi sui concerti estivi che prenderanno il via come tradizione presso la Cantina Barone Pizzini a Provaglio d’Iseo venerdì 14 luglio con la Domus Musicae sextet e il progetto “Spirit of Peace”, un sestetto composto da Giovanni Di Lena (violino), Andrea Valent (fisermonica), Giuseppe Tirelli (contrabbasso), Boris Savoldelli (voce), Nicola Tirelli (pianoforte) e Francesco Tirelli (percussioni). Un concerto sicuramente inconsueto e originale, a partire dall’ensemble che vede, da una parte, strumenti della tradizione classica come violino, contrabbasso e pianoforte e, dall’altra, strumenti più popolari come la fisarmonica, percussioni e voce. Melodie coinvolgenti, suggestive e intense che provengono in parte dal mondo del jazz, con brani originali di Richard Galliano, Dwiki Dharmavan (il cui brano, The Spirit of Peace appunto, dà il nome al disco in uscita) e Corrado Guarino e in parte dalla tradizione ebraica Klezmer. Il Klezmer è un genere musicale che fonde in sé strutture melodiche, ritmiche ed espressive che provengono da differenti aree geografiche e culturali (Balcani, Polonia e Russia) con cui il popolo ebraico è venuto in contatto. Musica che accompagna feste di matrimonio, funerali o semplici episodi di vita quotidiana, il klezmer nasce all’interno delle comunità ebraiche dell’Europa orientale, in particolare delle comunità chassidiche. Una musica poliforme che esprime sia felicità e gioia, sia sofferenza e malinconia con melodie suonate principalmente dallo strumento più rappresentativo del mondo ebraico degli shtetl e dei ghetti: il violino. La connessione con la musica jazz nasce dal formidabile contributo che la musica Klezmer ha avuto
nell’evoluzione del linguaggio jazzistico, soprattutto quando molti ebrei perseguitati in Europa si trasferirono nelle Americhe.

Il concerto è gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito www.baronepizzini.it.

 

Secondo appuntamento, venerdì 28 luglio, in piazza Vescovo Corna Pellegrini a Pisogne con lo SGAP quartet composto da Boris Savoldelli (voce), Roberto Gorgazzini (hammond e piano elettrico), Luciano Poli (chitarra) e Valerio Abeni (batteria). Groove, tecnica, creatività, improvvisazione, interplay e tanto divertimento, questo in sintesi il concerto proposto da SGAP quartet. Un manipolo di musicisti di estrazione jazz con una lunga storia professionale all’insegna del rifiuto per la distinzione tra generi. Musicisti dalle solide basi tecniche che da anni solcano i palchi muovendosi tra mondi musicali anche molto diversi tra loro, in una visione della musica come un “unicum” dove, come diceva il grande Miles Davis, esiste solo una vera distinzione: quella tra musica bella e musica brutta… e gli SGAP quartet vogliono suonare solo musica bella! Con un simile background, non stupisce che nei loro concerti si passi da Miles Davis a Chick Corea, da Herbie Hancock fino a Joe Jackson, senza dimenticarsi di Al Jarreau, Tony Bennet e, perché no, Gino Vannelli e Thelonius Monk. Insomma, un bel mix di mondi armonici e melodici per un concerto di pura energia e un
viaggio nella musica senza confini. Concerto gratuito senza prenotazione.

 

Appuntamento per il Boat Concert sotto il Corno dei Trenta Passi martedì 1 agosto in mezzo all’alto Lago d’Iseo con protagonisti il duo Dimidiam composto da Massimiliano Milesi ai sax e Giacomo Papetti al basso acustico. Dimidiam è un aggettivo latino che significa “mezzo” e rappresenta qui la musica di questo inusuale duo, in cui i ruoli vengono ripartiti tra due strumenti complementari. Milesi e Papetti (già collaboratori in altri contesti) condividono qui composizioni originali e arrangiamenti estemporanei. La comune tensione verso l’essenza della melodia si intreccia con la ricerca di spazi armonici e timbrici ampi in cui liberare le improvvisazioni. L’equilibrio su questa bilancia si gioca spostando in continuo i pesi dove suoni e funzioni si modificano: il sassofono si fa ora lieve voce, ora organo o rumore, il basso è talora un’arpa, ora una percussione e così via. Le musiche si ispirano alla chiarezza della musica popolare, unite alla tavolozza del jazz nord-europeo: Dimidiam è un viaggio di ricerca verso una sintesi tra la forma-canzone tradizionale e l’esplorazione di luoghi esotici e in parte sconosciuti. Il primo lavoro discografico è uscito nel dicembre 2015 per UR Records, ed è stato molto ben accolto dalla critica e presentato in anteprima al Festival di Roccella Jazz Winter. Il duo è stato ospite in diverse prestigiose manifestazioni e programmi radiofonici tra cui Piazza Verdi e Battiti su Radio3 RAI. Nel 2021 hanno registrato, in acustico in una chiesa del 1400, il loro secondo album “Find a Light” in uscita quest’anno. Concerto gratuito, per chi non ha la barca saranno organizzati degli imbarchi presso il Porto Turistico di Lovere.

 

Sabato 9 settembre chiusura della stagione estiva con il concerto a Costa Volpino, proprio in riva al lago in località Bar delle Rose, con il progetto dedicato a Giuseppe Verdi dell’ottetto della JW Orchestra composto da Marco Gotti e Gian Carlo Porro (sax e clarinetto), Sergio Orlandi e Gigi Ghezzi (tromba), Davide Albrici (trombone), Francesco Chebat (piano), Sandro Massazza (contrabbasso) e Stefano Bertoli (batteria). “Verdi play jazz” è l’omaggio personale di Marco Gotti al grande musicista di Busseto arrangiando in chiave jazzistica alcune delle arie verdiane più conosciute. Indubbiamente l’autore di Va pensiero, l’Aida e il Trovatore non avrebbe mai pensato di essere “arrangiato” in chiave jazzistica, eppure sono proprio operazioni come queste, realizzate grazie alla creatività del saxofonista, clarinettista, compositore e arrangiatore Marco Gotti, che riescono a rendere ancora più viva e presente la musica di questo grande musicista italiano. L’operazione di Gotti non si è limitata a riproporre un repertorio tratto dal melodramma Verdiano, tanto caro ai puristi dell’opera lirica, ma ha trasformato con originalità e humour (dopo un attento lavoro di analisi delle partiture originali) la musica di Verdi in un laboratorio aperto alla sperimentazione musicale ricca di spunti funky, ora
più etnici o “classici”, ora swinganti, ora free. La formazione scelta da Gotti è un piccolo ensemble di otto elementi: una band agile, ricca di solisti e musicisti esperti nel far suonare un piccolo combo come una grande orchestra. Concerto gratuito senza prenotazione.

 

Tutti i concerti inizieranno alle ore 21. In caso di maltempo il concerto di Pisogne si svolgerà nella Chiesa di Santa Maria della Neve, mentre quello di Costa Volpino nella Chiesa di Santo Stefano a Volpino; il Boat Concert sarà recuperato in altra data.

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