Autore: Pittore italiano, copia da Lorenzo Lotto

Data: XVII secolo

Tecnica e supporto: olio su tela

Dimensioni: 96x117 cm

Inventario: P 86

“378. Il Re Venceslao, che poggiando una mano sullo scettro e la corona, indica coll’altra l’immagine di Maria apparsa in ciclo. Opera di Giorgio Barbarelli da Castelfranco, detto il Giorgione.”

Luigi Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828.

Il dipinto, attribuito dal conte Tadini a Giorgione (Tadini 1828; Tadini 1837), è stato successivamente individuato da Gustavo Frizzoni (1903; recepito in Guida 1903) e da Berenson (1904) come copia da Lorenzo Lotto, con un possibile riferimento per la stesura dell’opera a Cariani. In questo senso si era espresso anche Roberto Longhi, negli appunti manoscritti del 1913 (Savy 2022).

L’opera è successivamente riferita a Savoldo (a partire da Gronau, 1894 per l’affinità compositiva con il presunto Ritratto di Gaston de Foix (Parigi, Louvre). L’ipotesi di un autografo lottesco, confermata da Berenson (1957; 1958) non è stata accolta nei successivi interventi critici, che si sono limitati a recepire l’idea di un perduto originale del pittore (così ad esempio Sgarbi, 1981; Pallucchini, Rossi, 1983) da riferire agli anni del soggiorno bergamasco.

Lucco (2001) ha riconosciuto nel santo Sigismondo e ha suggerito di datare la tela agli ultimi anni del Seicento. Dal Pozzolo (2018, 2021) conferma la datazione, precisando che originale lottesco potrebbe risalire al 1523-1525. Sul tema è tornata, di recente, Valentina Castegnaro (2022) che ha recuperato un passo del Giornale di Lorenzo Lotto del 1551 (Lorenzo Lotto, Il libro di spese diverse con aggiunta di lettere e d’altri documenti, a cura di P. Zampetti, Venezia-Roma 1969, p. XIII), relativo a un dipinto perduto, che rappresentava “misser Alexandro dito el Robaza per un quadro de retratto suo in forma de santo Alexandro armato”.

Come nota la studiosa, l’opera di Lovere dipende probabilmente da un originale più antico, ma il riferimento al santo patrono di Bergamo orienta la commissione in ambito lombardo, e conferma la continuità di un genere – quello del committente ritratto nelle vesti del santo eponimo – del quale la tela di Lovere è un riflesso. Più difficile ipotizzare che si possa riconoscere il committente a partire dal santo rappresentato: dal punto di vista iconografico non è immediata la distinzione tra gli elementi pertinenti l’originale lottesco e gli attributi aggiunti dal copista, per cui l’identificazione deve limitarsi alla constatazione che si tratta di un santo in armatura la cui identità potrebbe essere stata modificata, aggiungendo gli attributi.

M. Albertario


Per saperne di più:

L. Tadini, Descrizione generale dello stabilimento dedicato alle belle arti in Lovere dal conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828, p. 65 n. 378

Catalogo della Galleria Tadini, Lovere (BG) 1903, p. 15 n. 86

G. Gronau , [Recensione a] Berenson, Bernard: The Venetian painters of the Renaissance: with an index to their works. – New York , 1894, in “Repertorium fur Kunstwissenschaft”, 1894, p. 468

B. Berenson, Scoperte e primizie artistiche, in “Rassegna d’arte”, 1904, p. 158

B. Berenson, Italian pictures of the Renaissance. A list of the principal artists and their works with and index of places. Venetian schools, London 1957, p. 103

B. Berenson, Pitture italiane del Rinascimento. Elenco dei principali artisti e delle loro opere con un indice dei luoghi. La scuola veneta, London/ Firenze 1958, p. 106

V. Sgarbi, Aggiunte al catalogo di Lorenzo Lotto, in Lorenzo Lotto, atti del convegno internazionale di studi per il V centenario della nascita, Venezia 1981, p. 233

R. Pallucchini, F. Rossi, Giovanni Cariani, Milano 1983.

M. Lucco, in Bergamo. L’altra Venezia. Il Rinascimento negli anni di Lorenzo Lotto 1510-1530 (Bergamo, Galleria d’arte moderna – Museo Diocesano, 4 aprile-8 luglio 2001), a cura di F. Rossi, Milano 2001, pp. 100-101, II.7

E.M. Dal Pozzolo, Los tres retratos de Lorenzo, in Lorenzo Lotto. Retratos/ Lorenzo Lotto. Portraits, catalogo della mostra (Madrid, Museo del Prado, 19 giugno- 30 settembre 2018; London, National Gallery, 5 novembre 2018- 10 febbraio 2019), Spagna 2018, p. 51.

V. Castegnaro, Attorno ai criptoritratti di Lorenzo Lotto. Tra volti nascosti e interpretazioni manifeste, in Los retratos de Lorenzo Lotto, Actas del congreso internacionale /Proceedings of the Intenrational Symposium, a cura di E.M. Dal Pozzolo, Madrid 2022, pp. 105-114.

E.M. Dal Pozzolo, Lorenzo Lotto. Catalogo generale dei dipinti, Milano 2021, p. 472 cat. IV.

B.M. Savy, Per la fortuna critica dell’Accademia Tadini: gli appunti di Roberto Longhi, in M. Albertario, B.M. Savy, Il giovane Paris / Il giovane Longhi (Quaderni dell’Accademia Tadini, 5), Milano 2022, pp. 206-207