Autore: Filippo Tagliolini (Fogliano di Cascia 1745 - Napoli 1809)
Data: 1790-1795
Tecnica e supporto: biscuit
Dimensioni: h. 62 cm, diametro 42 cm circa, marca assente
Inventario: H 29
Paride, riconoscibile grazie al caratteristico berretto frigio, consegna a Venere il pomo della discordia, destinato alla più bella tra le dee dell’Olimpo. Dietro di lui, in piedi, è Atena, armata con elmo, egida e scudo e accompagnata dalla civetta (della quale restano purtroppo solo le zampe) mentre Giunone, adirata, fugge sul proprio cocchio trainato da pavoni. Il gruppo realizzato in porcellana biscuit è uno tra i più complessi prodotti usciti dalla Reale Fabbrica Ferdinandea di Napoli sotto la direzione di Filippo Tagliolini.
Se davvero l’invenzione del Giudizio di Paride risale ai primi anni novanta, allora si può pensare che l’esemplare loverese sia stato acquistato dal conte Luigi Tadini durante uno dei ripetuti soggiorni a Napoli avvenuti proprio in quel periodo (tra il 1794 ed il 1797). Sappiamo tuttavia che anche dopo l’Ottocento rimase in contatto con la Real Fabbrica: lo conferma una lettera del direttore, Domenico Venuti, che il 26 novembre 1803 lo informava dei prezzi delle “figure in biscuit”, probabilmente da cercare tra le numerose che arricchiscono oggi la raccolta.
Marco Albertario
Per saperne di più:
– A. Gonzàlez-Palacios, Lo scultore Filippo Tagliolini e la porcellana di Napoli, biografia e documenti di A. Montemaggiori e R. Valeriani, Torino 1988, pp. 156-157 n. 8;
– A. Caròla-Perrotti, in Museo Nazionale di Capodimonte. Ceramiche, porcellane, biscuit, terraglie, maioliche, Napoli 2006, pp. 31-32 scheda 2.16/1.
– M. Albertario, Il Giudizio e il gusto, in A tavola con il conte. Porcellane europee della collezione Tadini, catalogo della mostra (Lovere, 22 maggio-28 agosto 2011), Lovere 2011, pp. 96-102.