Ospite, lat. hospes, -pitis, con il doppio significato di ‘colui che ospita e quindi albergatore‘ e di ‘colui che è ospitato e quindi forestiero‘. La forma italiana eredita e conserva il valore intrinseco di reciprocità e di mutuo scambio.
Ospiti/3 Francesco Hayez
Lovere, 28 giugno 2025 – Aprirà al pubblico sabato 28 giugno alle ore 15.00 presso la Galleria dell’Accademia Tadini/Museo dell’Ottocento (con ingresso da via Tadini 40) la terza mostra della rassegna Ospiti, dedicata questa volta a Franesco Hayez.
La mostra, curata da Stefano Bosi, presenta una selezione di sei opere dell’artista che si aggiungono al già significativo nucleo di dipinti conservati dal secolo scorso presso l’Accademia Tadini.
Al centro del percorso espositivo sono le storie di tre eroine romantiche dipinte da Hayez: donne amate, combattute, spesso colte nell’attimo dell’addio, sospese tra passione, rimorso e ideali civili. Tra le opere in mostra spiccano L’ultimo addio di Giulietta, Luigi XIV e Mademoiselle de la Vallière, l’epica storia di Imelda de’ Lambertazzi e l’acquerello con Il Bacio, manifesto dell’amore e della lotta per la libertà, che ripropone il soggetto della tela di Brera.
“La mostra Francesco Hayez. Imelda e Giulietta: eroine romantiche celebra la forza espressiva della figura femminile nella pittura dell’Ottocento, mettendo in luce il ruolo centrale della donna nei grandi drammi storici e letterari riletti attraverso lo sguardo intenso e partecipe di Hayez” – dichiara Stefano Bosi, storico dell’arte esperto nella pittura dell’Ottocento e curatore della mostra. “Attraverso capolavori come L’ultimo addio di Giulietta e Romeo, Imelda de’ Lambertazzi e Luigi XIV e Mademoiselle de la Vallière, l’esposizione indaga la straordinaria capacità dell’artista veneziano di fondere sentimento e narrazione storica, dando vita a immagini intrise di passione, dolore e sacrificio, ancora oggi capaci di parlare al nostro tempo. Queste opere non solo raccontano amori tragici o travagliati, ma riflettono anche le tensioni sociali e politiche dell’epoca, offrendo una testimonianza profonda della sensibilità romantica e della ricchezza emotiva che la attraversa”.
In catalogo Alessio Francesco Palmieri Marinoni, docente di Storia del costume presso la Fondazione Arte della Seta Lisio approfondisce il tema dei costumi adottati da Hayez per le proprie eroine, sospesi tra verità storica e reinvenzione plausibile di un medioevo fantastico.
La seconda sezione presenta le opere donate da Hayez ai nipoti, che rappresentano il patrimonio del Museo dell’Ottocento: l’Autoritratto, la Madonna del 1869, l’Ecce Homo, ultimo grande capolavoro della pittura di storia. Un omaggio alla forza narrativa di Hayez e al suo impegno civile, attraverso lo sguardo intimo di una storia familiare che diventa memoria collettiva.
Da non dimenticare la possibilità, per chi lo desideri, di mettere a confronto Francesco Hayez, docente di Pittura presso l’Accademia di Brera a Milano, e Giuseppe Diotti, direttore e docente dell’Accademia Carrara a Bergamo, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Iseo.
Ospiti/3 – Francesco Hayez, Imelda e Giulietta eroine romantiche
Galleria dell’Accademia Tadini, via Tadini 40, Lovere (Bg).
a cura di Stefano Bosi
Lovere, Galleria dell’Accademia Tadini / Museo dell’Ottocento,
28 giugno – 28 settembre 2025