Benvenuto a tutti!
Per il terzo anno consecutivo, l’Associazione Organistica Valle Camonica propone la Rassegna Organistica Giovanile, appuntamento che si prefigge la valorizzazione del patrimonio organario locale con il coinvolgimento di giovani musicisti.
Le località interessate quest’anno entrano tutte per la prima volta nel circuito della Rassegna. Gli strumenti, in tempi più o meno recenti, sono stati tutti restaurati ad eccezione dell’organo Bossi di Solato, pur conservato in buona manutenzione e dunque fruibile.
Ciascuno degli organi scelti presenta storie interessanti e meritevoli di essere conosciute.
Il primo strumento, l’organo dell’Accademia Tadini di Lovere, si segnala per la sua rara collocazione, ossia non in una chiesa ma in una sala da concerto. Abituati a pensare all’organo come ad uno strumento per la liturgia, diventa sorprendente trovarne uno – e per di più ben funzionante – in un contesto laico. Si tratta di un pregevole organo della ditta Tamburini del 1910, cioè appartenente ad un’epoca nella quale si sviluppò un consistente interesse per la costruzione di organi nelle sale da concerto. Tale prassi, purtroppo, durò pochi decenni (sino agli anni Sessanta del Novecento) per poi tramontare, con grave danno per l’immagine stessa dell’organo che è sì strumento musicale principe della Chiesa, ma è anche depositario di un repertorio enorme, aperto più che mai a contesti non solo religiosi. Per questo, la disponibilità locale di un organo in Auditorium è un evento già di per sè e dunque merita di essere conosciuto (insieme all’altro organo da concerto, quello presente nell’Auditorium del Conservatorio ‘L. Marenzio’ di Darfo).
Degno di menzione è anche il piccolo organo di Solato nel Comune di Pian Camuno. Innanzitutto va rilevato che le tre chiese di questa parrocchia (il capoluogo, Solato e Vissone) non solo contengono ciascuna un organo, ma tutti sono firmati dalla prestigiosa ditta bergamasca dei Bossi e risalgono all’Ottocento. Sono funzionanti ma meriterebbero interventi di restauro, soprattutto quelli di Solato e di Vissone, per riportarli pienamente alla loro conformazione ori- ginale. A Solato, ad esempio, maldestri interventi di manomissione, compiuti circa un centinaio d’anni fa, hanno comportato l’asportazione di alcuni registri, alterando vistosamente la resa e gli equilibri fonici voluti dai Bossi.
Anche quest’anno, a fianco degli organisti vi saranno giovani strumentisti e cantanti, che si stanno avviando allo svolgimento professionale della musica. A tutti la Rassegna vuole offrire opportunità di esibizione pubblica, cimentandosi con i molteplici aspetti che caratterizzano il “fare musica”: rapporto con il pubblico, scelta del repertorio, adeguamento alle acustiche dei vari ambienti, bilanciamento con le molteplici sonorità dell’organo. La Rassegna è dunque per loro un momento di verifica e di crescita, così come di crescita si può parlare anche per il pub- blico, invitato ad ascoltare letteratura interessante, a conoscere autori e organi, a ricordare che nelle chiese e nelle sale da concerto esistono beni culturali di primo piano.
In un contesto storico generale sempre più bisognoso di cultura, l’Associazione Organistica Valle Camonica vuole offrire il proprio contributo, nel solco stupendo delle opere d’arte – orga- ni e letteratura organistica – che abbiamo ereditato.
A tutti buona musica!
Associazione Organistica Valle Camonica