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Data: 1884

Tecnica e supporto: Opera polimaterica (carta, cartone, materiale organico, acquerello, inchiostro, fotografia)

Dimensioni: 57x60 cm

Inventario: MR O 46

Il quadro, chiuso da una cornice tardo-ottocentesca in legno dorato, contiene:
–  una lettera non datata del colonnello Oreste Baratieri (Condino, 1841 – Sterzing, 1901), che accompagna il dono di quattro capelli di Giuseppe Garibaldi e di fiori raccolti dalle corone poste sul letto di morte;
– una dichiarazione, firmata e datata Roma, 20 agosto 1884, nella quale si certifica l’autenticità dei capelli, con sigillo in ceralacca (“Militare Direzione della Rivista” ?); un secondo timbro sigillava la busta con i capelli.
– al centro, la fotografia del colonnello Oreste Baratieri a figura intera, in divisa da bersagliere, incollata su cartoncino dello studio fotografico Schemboche, Roma.
Il tutto è fissato su di un foglio di carta con decorazioni dipinte, che comprende in alto l’allegoria del Sud America e dell’Italia e, al centro, Roma che innalzando la bandiera sabauda fa atto di omaggio a Garibaldi. Il busto dell’eroe, in fez e camicia rossa campeggia a destra, vicino ad una nave che allude allo sbarco a Marsala.
La parte posteriore è costituita da un cartoncino sigillato con fogli di carta a firma Zitti che presentano al centro la seguente iscrizione: “1884 28 ottobre. / W Garibaldi / Morte ai preti”. Accanto, una seconda iscrizione parzialmente cancellata forse perché offensiva, e non leggibile (si intuisce la parola “Papa”).La prima segnalazione di questo singolare oggetto, assimilabile ad un reliquiario domestico, risale all’esposizione risorgimentale allestita nel 1893 a Lovere, dove è descritto come “Ritratto del generale Oreste Baratieri coi capelli del Generale Garibaldi e fiori raccolti nell’isola di Caprera” (la notizia si ricava da S.i.a., Elenco dei principali Oggetti e documenti, che fanno parte dell’esposizione patriottica nelle sale del Palazzo Tadini (1-8 ottobre 1893), pubblicato nell’ultima pagina del giornale “Società di Mutuo Soccorso tra gli operai. XX anniversario”, Lovere, 1 ottobre 1893, numero unico, p. 4). Ne consegue che l’oggetto proviene dalla collezione di Giovanni Battista Zitti , organizzatore della mostra e destinatario delle lettere del colonnello Baratieri. Nell’inventario Risorgimento, lettere, avvisi, circolari, oggetti vari, medaglie, stampe, opuscoli e libri, giornali e pubblicazioni varie, fotografie, provenienti dal patriota loverese G. B. Zitti, garibaldino, ms, XX secolo, prima metà, compilato poco dopo il 1915, è registrato al n. 230 “Quadro contenente i capelli di Garibaldi, fiori raccolti dal suo letto funebre, fronda strappata da cespuglio mentre si calava la salma nella terra. Fotografia e lettera del generale Barattieri.” Si noti che il n. 230 è riportato su di un’etichetta incollata, a destra.
Il dipinto esemplifica le modalità con le quali si è formata la collezione di Giovanni Battista Zitti, cresciuta grazie ai doni ricevuti da amici e mantenuta – nello spirito delle prime raccolte di cimeli risorgimentali – in equilibrio tra culto delle reliquie laiche e intenti educativi.

L’opera è stata restaurata nel 2011 da Roberta Grazioli.

Marco Albertario